Ogni volta che interviene una separazione, il genitore che ha i figli collocati presso di sé ha diritto a ricevere dall’altro sia un assegno di mantenimento mensile che va a coprire ogni mese le spese inerenti il vitto, l’alloggio, l’abbigliamento e tutto ciò che, di regola, è prevedibile e non comporta un grosso esborso, sia un rimborso per le spese “extra”.
Proprio sulle spese “extra” nascono litigi, grossi conflitti e spesso costose cause in Tribunale.
Non esiste una elencazione di quali spese per il mantenimento dei figli siano extra e cioè straordinarie e quali siano ordinarie.
Per evitare che si creino infiniti conflitti sull’individuazione delle spese, i tribunali hanno deciso di adottare dei protocolli nei quali è specificato cosa appartenga alle spese straordinarie e cosa a quelle ordinarie.
Ad esempio per il Tribunale di Forlì la mensa scolastica è una spesa straordinaria che dunque è fuori dal mantenimento mensile, per il Tribunale di Rimini (che adotta il protocollo di Bologna) la spesa della mensa scolastica è da ritenersi inclusa nel mantenimento mensile, quindi prima di accettare una somma mensile è importantissimo sapere cosa è incluso e cosa no.
Di fondamentale importanza è anche leggere i protocolli che il vostro avvocato vi rilascia perché sono elencate le spese straordinarie per le quali è necessario anche l’accordo dell’altro genitore.
Senza l’accordo dell’altro, la spesa rimane a carico totalmente del genitore che l’ha voluta sostenere.
E’ ovvio che non basta un no semplice e immotivato per giustificare il proprio disaccordo e quindi per essere esonerati dal pagamento.